domenica 22 novembre 2009

La sentenza del crocefisso



La sentenza del crocifisso
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1. Il Popolo della Libertà ritiene che il crocefisso sia un simbolo di pace e fratellanza, dunque di valori universali.
2. La Corte europea dei diritti dell'uomo non dipende dall'Unione Europea.
3. Tutti gli europarlamentari italiani hanno presentato due iniziative trasversali per protestare contro la sentenza della corte perché sbagliata e ingiusta.
4. I deputati italiani hanno presentato una petizione al presidente dell'Assemblea di Strasburgo per difendere la libertà di esposizione in luoghi pubblici dei simboli religiosi rappresentativi del popolo italiano.
5. D. Sassoli, del Partito Democratico, è dell'opinione che il crocefisso non rappresenti solo i cristiani bensì la laicità della Repubblica Italiana.
6. Inoltre, Sassoli sostiene che i simboli religiosi fanno parte dell'esperienza delle persone della comunità.
7. Sono molti a credere che questa sentenza ferisca la sensibilità del popolo europeo.

Dante `s Inferno



Dante`s Infierno
Indica le affermazioni VERE, poi controlla le soluzioni nel commento
1. La Divina Commedia è un videogame di Benigni.
2. Il Dante studiato a scuola era un cavaliere smarrito in un bosco.
3. Dante regge in mano la falce rubata alla Morte.
4. La storia del videogame dura settecento anni.
5. "Dante's inferno" è il titolo scelto per il videogame dai creatori americani.
6. Nel videogame Dante cerca disperatamente Lucifero.
7. Beatrice è stata uccisa dal diavolo dopo essere stata violentata.
8. Durante il gioco Dante deve attraversare nove mondi.
9. Dante non può parlare con le anime morte.
10. La Divina Commedia non piaceva affatto a Dante.

Da Lamia a Strasburgo in difesa del crocifisso

Da Lamia a Strasburgo in difesa del crocifisso
di Antonio Gaspari

ROMA, domenica, 22 novembre 2009 (ZENIT.org).- Le iniziative a favore del crocifisso continuano a moltiplicarsi in Italia e a Strasburgo.

A Lamia, in provincia di Salerno, gli studenti dell'Istituto professionale per l'agricoltura e l'ambiente, riuniti in assemblea, hanno scritto e inviato un documento alla preside Carmela Bove in cui è scritto "Vogliamo un crocifisso in classe altrimenti scioperiamo".

Ugo Naddeo, rappresentante degli alunni nel consiglio di Istituto, ha ribadito che insieme ad alcune necessità per la scuola "vogliamo che in tutte le nostre classi ci sia il crocifisso".

La preside Bove ha già firmato l'ordinativo per acquistare e portare i crocifissi nelle aule in cui non ci sono e ha dichiarato di essere contenta della sensibilità che gli studenti hanno dimostrato nei confronti dei "valori primari della comunità alla quale appartengono".

Presente al convegno nazionale dei Centri di Aiuto alla Vita che si sta svolgendo a Montecatini Terme, il carmelitano padre Angelo del Favero, intervistato da ZENIT, ha ricordato le parole di Gesù riportate dal Vangelo dell'apostolo Giovanni: "Sarò levato da Terra e attirerò tutti a me".

Padre Angelo ha raccontato di essere stato per otto anni cappellano del carcere dei minori di Verona.

"Ho incontrato tanti ragazzi a cui non ho fatto la predica sui mali morali - ha precisato -, ma ho portato il crocifisso, e quasi tutti mi hanno chiesto di baciarlo e una preghiera per le loro anime. Anche i secondini e il direttore mi hanno chiesto di raccomandarli al crocifisso".

Padre Angelo ha ricordato Cristo, che era figlio di Dio, ha voluto farsi uomo e scendere sulla terra per portare una rivoluzione d'amore.

"Per questo ha sofferto ed è morto in croce - ha sottolineato -, e in questo modo ha dato un senso alla sofferenza".

"Nel buio della disperazione Gesù ha portato la luce della redenzione mediante la fede e l'incontro con Lui", ha aggiunto, perché "chi si lascia afferrare dal crocifisso viene generato a vita nuova", e come dice il Vangelo "se la luce splende le tenebre non l'hanno soffocata".

L'eurodeputato Carlo Casini, presidente del Movimento per la Vita, ha annunciato che cercherà di portare il crocifisso in tutti gli uffici degli europarlamentari italiani presenti a Strasburgo, regalandone a ciascuno uno con l'immagine di Giovanni Paolo II.

"Quel Crocifisso - ha sottolineato il Presidente della Commissioni Affari costituzionali del Parlamento europeo - è icona di quei tre crocifissi piantati dagli operai di Solidarnosc ai cantieri Lenin di Danzica che furono l'inizio della rivolta contro la dittatura comunista che ha portato alla caduta del muro di Berlino". Il crocifisso, quindi, si pone come "simbolo di libertà".

giovedì 22 ottobre 2009